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Il Mattino di Padova
Laura Lauzzana e il disincanto degli anni Novanta
di Paolo Coltro

cover_tu-mi-guardi4 giugno 2014.

È un fiotto scrosciante di esperienze, emozioni, sconfitte il libro di Laura Lauzzana “Tu mi guardi” (Edizioni Anordest, pp 256, 13,90 euro): è uno specchio, è lei che si guarda e si parla, studentessa appena uscita dall’università di Padova, pronta a camminare nel mondo da scoprire. È un mondo che si è rotto e si sta ricomponendo secondo altri criteri e stili, dove le certezze classiche, quelle della storia, si sgretolano; dove alcuni spartiacque ci sono già stati e non funzionano più. Insomma: una giovane spiazzata, di quella gioventù che senza saperlo è in mezzo a un guado: passati gli anni Settanta delle grandi lotte ideali e ideologiche, smorzati gli anni Ottanta dell’edonismo reattivo, per i più pensosi ecco il vuoto di senso, tra esperienze finite e presente da inventare.

La protagonista del libro si chiama Alice, cerca un bandolo e spera di trovarlo in un gruppo di amici variamente composito, dai venticinque ai quarantacinque. Per loro, e per Alice, è drammatico il tempo di fronte: con il mondo impegnato, globalmente e individualmente, in una corsa senza precedenti all’illusionismo, complici televisione e mondo dello spettacolo, in una immane trappola che convince il singolo di essere cacciatore mentre è preda facilissima e prevista. C’è chi ha vissuto, magari pericolosamente, gli anni di piombo; chi veleggia nel contemporaneo e dà l’esatta misura di come si alternino bonacce e colpi di vento; chi non rinuncia a un futuro possibile, e Alice è tra questi, ma senza rinunciare a guardarsi dentro.

Il nuovo libro di Laura Lauzzana, udinese, è ambientato interamente a Padova, dove l’autrice ha frequentato l’Università laureandosi in Filosofia. È la prima volta che pubblica con l’editrice trevigiana Anordest. Il libro viene presentato oggi, alle 18, al Caffè Pedrocchi di Padova. (p.c.)

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