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Da IBS.it su
IL RESTO DEL GIORNO

Sul sito ibs.it tre letterori hanno recensito il mio libro. Li ringrazio personalmente sia per i giudizi positivi che per le critiche.

Barbara (01-12-2009)
La lirica vibrante e introspettiva della Lauzzana permette al lettore di carpire le sensazioni più intime di Mara, la protagonista. La narrazione si snoda lungo un periodo di vita ampio, che abbraccia gli anni dall’infanzia alla maturità adulta. Il carattere schivo della ragazza si scontra con una famiglia rumorosa, eccessiva nella caotica ricerca di normalità. Nulla appare lineare agli occhi di Mara, chi la circonda sembra volersi far gioco di lei, di un corpo acerbo e minuto, di una bellezza ancora interiore che tarda ad esplodere. Il contatto con il mondo esterno genera sofferenza, così l’unica salvezza pare essere il silenzio, l’isolamento dal frastuono umano, l’amore incontrastato e indissolubile per la natura. Gli anni del collegio serviranno a farla sentire meno sola, abbandonata tra gli abbandonati, ma non riusciranno a scalfire la maliconia che sempre la accompagna. Frequentazioni singolari e spostamenti in età giovanile metteranno alla prova le sue abilità comunicative, confermandole l’incapacità di cedere ai meccanismi maliziosi che spesso si celano dietro gli uomini. Un lungo viaggio tra le terre le Friuli, di un pezzo di paese che si butta nel mare, tra pinete che odorano di salso e nebbie che divorano le case. Il tono è sempre partecipe, la narrazione tratteggia caratteri ed emozioni senza indugiare su inutili atti di voyerismo. Un libro che si legge amabilmente, senza forzature o cadute di stile.
Voto: 5 / 5

Antonio De Lucis (06-11-2009)
Grande capacità narrativa attraverso un prosa mai retorica e di notevole intensità psicologica. L’assenza di una trama classicamente intesa in realtà costringe ad un lavoro di immedesimazione profonda. L’elemento naturalistico attraversa l’intero romanzo e si condensa in una cifra stilistica elegante e malinconica. Non mi sono annoiato un attimo. Mi è molto piaciuto.
Voto: 5 / 5

Luigi De Rosa (23-10-2009)
Ci sono alcune belle descrizioni di paesaggi montani, l’analisi psicologica dei personaggi è interessante ma alla lunga appesantisce la narrazione. La storia di Mara è banale. Una ragazza alle prese con una madre e una famiglia che sembrano relegarla in un angolo, spesso l’abbandonano anche fisicamente con la scusa di preoccuparsi per la sua salute cagionevole. Il primo amore,il collegio, l’università.Non mi è piaciuto, l’ho trovato noioso.
Voto: 2 / 5

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